AVATARA Dinkar è la rivista teosofica che approfondisce il ruolo esoterico e spirituale degli schermi e dell’informazione nella Nuova Era Digitale, illustrando meglio tutti i concetti esoterici espressi nel mio libro più importanteAtmo Dinkar e il segreto del tesoro interiore” (che trovi QUI). Perchè questo termine per la mia rivista? Nella cultura indiana sanscrita un AVATARA è l’incarnazione di un’Anima Divina che ha il ruolo di portare luce sulla Terra e dissipare il crescente predominio delle tenebre. Nell’era del delirio di onnipotenza tecnologica, con la finanza digitale che domina i popoli e distrugge le risorse della Terra, il disordine e le tenebre interiori hanno raggiunto un livello molto alto, a scapito e danno della luce interiore e della evoluzione solare dell’anima incarnata.
Ma avatar è anche un termine usato in Internet per indicare un “alter ego” digitale. Nel 1998 ho ricevuto il nome spirituale Atmo Dinkar dal Maestro dell’Oceano, termine che significa “il Sole Interiore”, cioè la luce dell’anima. Nello stesso anno è iniziato il mio impegno sociale contro le Videodipendenze e il TecnoStress, prima come scrittore e conferenziere, e poi nel 2007 come presidente di Netdipendenza Onlus, la prima organizzazione europea no profit che si occupa dei rischi nel lavoro e nella vita digitale.
Atmo Dinkar è dunque l’avatar digitale dello scrittore Enzo Di Frenna. Insieme, scrittore e supereroe, combattono contro orchi, demoni e bit malefici per spezzare l’incantesimo degli schermi nella Nuova Era Digitale Digitale.  Ed insieme cercano di accendere un Sole luminoso in questi tempi oscuri. AVATARA è quindi la voce di Atmo Dinkar (e la sua rivista).

L’origine del termine Avatara sanscrita e significa “la discesa della divinità per ristabilire il Dharma nei tempi bui”. Tale termine è collegato al verbo avatṝ (di genere parasamaipadam, attivo, di 1ª classe), con il significato di “discendere in” (accusativo o locativo) oppure “discendere da” (ablativo) ancora “arrivare a” (accusativo) o “essere al posto giusto”, “essere adatto” e infine “incarnarsi” (nel caso di una divinità). La nozione religiosa di avatāra, ovvero la “discesa sulla terra della divinità” compare in India in tra il III e il II secolo a.C., nella Bhagavadgita quando Visnu, Dio, la Persona suprema, esprime l’intenzione di assumere diverse forme al fine di restaurare l’ordine cosmico (Rta-Dharma). Ecco cosa si legge nella Bhagavadgita, IV 7-8: « Così ogni volta che l’ordine (Dharma) viene a mancare e il disordine avanza, io stesso produco me stesso, per proteggere i buoni e distruggere i malvagi, per ristabilire l’ordine, di era in era, io nasco. » Nei secoli passati due grandi Avatara sono stati il Cristo e il Buddha.

Avatara è scritto abitualmente con un accento sulla terza A, ma nel caso della rivista AVATARA l’accento a sulla quarta A, per mettere in risalto la parola RA, il dio sole dell’Antico Egitto. Il significato di Atmo Dinkar è infatti “Tu sei il Sole Interiore” e io stesso ho un forte legame con le conoscenze del culto di Amon-Ra, il Dio Sole Supremo. Per gli antichi egiziani il sole era infatti il simbolo di luce, calore e prosperità. Nel pantheon egizio, le divinità solari erano perciò particolarmente importanti, in quanto il sole era ritenuto il Sovrano dell’intero creato.

 

AVATARA è una rivista registrata presso il Tribunale di Civitavecchia  ai sensi della Legge sulla Stampa 47/1948 – numero di iscrizione: 4/2015 – direttore responsabile: Enzo Di Frenna

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Questa rivista è una Stanza Segreta.

AVATARA è una Stanza Segreta.
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e le varie dimensioni energetiche presenti nell’Universo.